Il Lago di Piediluco
Un lago alpino nel mezzo dell'Umbria dei prodigi
Piediluco è un pittoresco centro il cui nome significa "ai piedi del bosco sacro". Con un assetto rimasto quello del medioevo, con le sue basse casette colorate, è in realtà dislocato nello stretto lembo di terra che corre tra il lago ed il monte. Il lago, incassato tra rilievi boscosi, ha l’aspetto di uno specchio d’acqua alpino.
Il paese è dominato dai resti della Rocca risalente al XI secolo, ormai in parte in rovina, rimane pur sempre superba ed imponente.
Si è ipotizzato che nel periodo della sua massima estensione il lago Velino abbia ricoperto la quasi totalità della piana reatina, spingendosi sino al ciglione delle Marmore. Per bonificare la piana, resa acquitrinosa e malsana dalle frequenti inondazioni, nel 271 a.C. il console romano Curio Dentato fece scavare nella roccia un canale a cielo aperto (lungo circa 2 chilometri) che, partendo dal braccio occidentale, portava le acque fino al ciglione di Marmore, da dove ancora oggi precipitano nel sottostante fiume Nera. Nacque così la Cascata delle Marmore, la più alta d’Europa con i suoi 165 metri di altezza. Il prosciugamento del ‘Lacus Velinus’, grazie alla costruzione artificiale Cascata delle Marmore, ha modificato l’intero ecosistema della zona.